Signori in carrozza.
Per il futuro si cambia!
Ovvero le domande di un passaggio epocale affrontate incrociando discipline, competenze e strumenti diversi.
Siamo a uno SNODO epocale.
Come uno snodo ferroviario, si scende da un treno per salire su un altro.
O uno snodo autostradale, dove bisogna decidere che direzione prendere.
In ogni situazione di SNODO servono istruzioni per orientarsi.
È utile avere qualcuno a cui chiedere.
L’importante è fare le domande giuste.
Funziona così negli snodi epocali. E oggi dobbiamo scegliere nuovi modi di produrre, anzi, forse dobbiamo proprio cambiare tipo di economia – dicono che quella nuova si chiamerà “circolare” – insomma scendere da un treno per salire su un altro, alimentato con energie sostenibili; e che anzi, possibilmente impieghi meno energia.
Non si vede ancora bene se siamo in anticipo in orario o in ritardo, per la nostra coincidenza con quel che sarà. Ma già da adesso si capisce che occorrerà pensare in modo nuovo, perché per arrivare oltre la transizione 5.0, non c’è una soluzione sola, e che anzi, quel futuro, lì, quello oltre lo snodo che attraversiamo, è fatto tutto dall’integrazione di tecnologie, idee, soluzioni, che magari già oggi conosciamo perfettamente, ma che non abbiamo ancora fatto incontrare. O scontrare.
SNODO è qui, alla Darsena, come una nave pronta a salpare, o una appena attraccata che porta mercanzie e idee nuove da oltre l’orizzonte.
SNODO nasce per creare incontri, ma anche scontri che proprio come quelli tra particelle generino energia e soluzioni attraverso la conoscenza.
SNODO si chiama così non a caso: ci siamo, la direzione da cui veniamo ci ha portato qui, e non c’è modo di proseguire dritti.
Signori in carrozza. Per il futuro si cambia!